L'ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) è un indice che serve a misurare la ricchezza di un nucleo familiare, tenendo conto sia dei redditi che del patrimonio (mobiliare e immobiliare), che della numerosità della famiglia.

L'attestazione ISEE può essere richiesta gratuitamente ai CAF (Centri di assistenza fiscale) o all'INPS. Ha validità annuale (anno solare) e scade il 15 gennaio di ogni anno.

Chiunque può chiedere che gli venga calcolato l’indicatore Isee: anche gli stranieri, purché in possesso di permesso di soggiorno valido o in attesa di rilascio.

Occorre presentare tutta la documentazione attestante il reddito familiare e il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto.

La ricchezza di una famiglia si calcola sugli stipendi, ma anche tenendo conto del patrimonio: ovvero case, conti correnti e titoli. E se una famiglia è più o meno numerosa, se lavorano marito e moglie o solo uno dei due, se ci sono figli minori o persone invalide, le spese possono essere molto diverse. Così lo stesso reddito e patrimonio può avere un peso assai diverso. Per questo è stato inventato nel 1998 l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente: un indice che misura la ricchezza del nucleo familiare tenendo conto di tutte queste variabili e che permette, quindi, di riportare tutti ad una medesima scala. Nel 2014 l'indicatore è stato completamente rivisto:  inserendo nel calcolo dei redditi anche redditi finora considerati esenti, utilizzando una nuova modalità per il calcolo del patrimonio mobiliare, ecc.

L’Isee è utilizzato per accedere a numerosi servizi: dalla quota di compartecipazione alle prestazioni sanitarie alla determinazione delle rette per il ricovero degli anziani in strutture assistite, dall’accesso agli asili nidi e all'università alle borse di studio o al rimborso dei libri scolastici, dal costo dei pasti della mensa scolastica  alle agevolazioni sulle utenze.